N26, la banca 100% digitale, traccia un profilo degli italiani in vacanza: non ancora del tutto fuori dall’incubo della pandemia, l’estate 2022 sarà caratterizzata dalla cautela.
La banca N26 fotografa i trend dell’estate italiana, tra preoccupazioni per le spese e voglia di essere più green
N26, la banca 100% digitale, traccia un profilo degli italiani in vacanza: non ancora del tutto fuori dall’incubo della pandemia, l’estate 2022 sarà caratterizzata dalla cautela.
Sia nella definizione del budget destinato al periodo più atteso dell’anno che nella programmazione, i trend emersi dall’analisi dei dati* e dalla survey condotta a livello europeo ** da N26 rimangono coerenti con una ripresa post pandemia che si rivela lenta e caratterizzata da vecchie e nuove minacce affacciarsi da più fronti.
Budget per l’estate e stress finanziario
I budget per le vacanze sono un aspetto cruciale per chiunque decida di partire e negli ultimi anni la pandemia ha costretto tutti a ripensare le spese per viaggi e spostamenti.
D’altra parte, l’inflazione e l’incertezza economica sono un tema che potenzialmente spinge alcuni a contenere le spese e in generale ha un impatto sulla tranquillità verso le proprie finanze.
Secondo i dati di N26, questa preoccupazione non si riduce quando si tratta di programmare o di godersi le proprie meritate vacanze: rispondendo alla domanda “Prima di partire o durante il viaggio, ti preoccupi per lo stato delle tue finanze?”, solo il 18% degli italiani si dichiara sereno, con il restante 82% di rispondenti composto da un 43% “sempre preoccupato”, e seguito dal 17% e dal 22% dei rispondenti, preoccupati spesso o occasionalmente per il budget dedicato a questo periodo.
L’ansia per le spese cambia solo leggermente con l’età
Zoomers e Millennials sono la fetta di popolazione che si dichiara costantemente preoccupata per le proprie finanze (ben il 72% dei partecipanti dai 18 ai 29 anni), una tendenza che con l’età diminuisce solo leggermente e che interessa ad esempio il 60% dei rispondenti tra i 50 ei 59 anni. Non siamo i soli, però, a vivere questa situazione: prima di noi la Spagna, con il 46% dei rispondenti che dichiara di essere sempre preoccupato.
Una preoccupazione che si riflette direttamente sul budget dedicato alle vacanze. Due terzi degli intervistati in Italia, infatti, afferma che spenderà in vacanza fino al 40% del proprio reddito mensile, equamente distribuiti tra chi destinerà tra il 5% e il 20% (29% dei rispondenti) e chi invece ha programmato una spesa tra il 21% e il 40% (27% dei rispondenti).
Anche in questo caso, dati in linea con i vicini di Spagna e Francia, che assieme a noi, quest’anno andranno in vacanza con un budget più basso, se comparato a quanto dichiarato dal 53% degli intervistati di Germania e al 54% di Austria che dedicano alle vacanze oltre il 41% del loro reddito mensile.
Destinazioni: è ancora estate italiana
Prudenza anche nella scelta delle destinazioni: una buona notizia per gli operatori del turismo locale visto che anche nel 2022 si preferiscono i luoghi vicino casa.
Interrogati sulle aree di preferenza, infatti, oltre la metà dei rispondenti (56%) ha dichiarato che rimarrà in vacanza nel Bel Paese. Solo il 27% ha scelto di esplorare l’Europa: al secondo posto, con grande distacco rispetto alle mete nostrane con il 16% delle preferenze, troviamo i Paesi del Sud Europa, seguiti dal Nord Europa e i tipici scenari naturalistici mozzafiato (11%).
Prenotazioni: più spontaneità e meno programmazione
Per via delle nuove abitudini acquisite, della precarietà data dal contesto storico o semplicemente di un nuovo mindset, è emersa una netta propensione ad abbandonare la storica formula delle tre settimane consecutive che ha caratterizzato per anni l’estate nella penisola, scelta solo dal 4% degli intervistati. Il 20% ha prenotato piccoli e isolati viaggi, fughe brevi per staccare dal quotidiano.
Anche dal punto di vista della programmazione, assistiamo a un significativo cambiamento: ben il 37% degli italiani non ha prenotato e non prenoterà, partendo all’avventura e rinunciando alla sicurezza di ferie assicurate già dai primi mesi dell’anno, addirittura il 20% non sa ancora se partirà.
Non cambia invece il periodo del cosiddetto esodo italiano. Il 56% del campione, infatti, prevede di fare le vacanze nei mesi di luglio e agosto.
Voli e treni
La situazione di compagnie aeree e aeroporti in queste ultime settimane ha messo a rischio le partenze di molti italiani, che prevedibilmente rispetto allo scorso anno sono tornati a spendere per mezzi come aerei e treni.
I dati di N26 relativi alle prenotazioni su voli e treni nel 2022 confermano questo trend, con un picco in termini di importo medio speso per transazione e numero di transazioni presso le compagnie aeree a maggio 2022, che registrano rispettivamente +24% e +7% rispetto a inizio anno. In questo mese infatti gli italiani hanno speso in media 256,65 euro per transazione con le compagnie aeree, una media che sale quando ad acquistare sono gli over 60. Dati positivi che potrebbero purtroppo scontrarsi con la situazione in corso negli aeroporti: in caso di ritardi o cancellazioni dei voli aerei, purtroppo molto frequenti in questa estate 2022, prima di partire è sempre opportuno informarsi sulle modalità per ottenere un risarcimento, come previsto da specifiche normative UE.
Il trend positivo negli acquisti, in ogni caso, si conferma anche per i treni, con l’aumento dell’importo medio per transazione presso i commercianti di ferrovie e autobus, cresciuto del 35% a maggio 2022 rispetto a inizio anno.
Vacanze a impatto zero
Nonostante la preoccupazione relativa allo stato delle proprie finanze anche in vacanza, il percorso intrapreso da molti italiani verso uno stile di vita sempre più sostenibile non si interrompe e l’81% degli intervistati da N26 afferma di considerare importante il proprio impatto sull’ambiente.
Interrogati su quanto sarebbero disposti a spendere in più per una vacanza a impatto zero, il 50% si dichiara disposto a pagare fino al 10% in più per riuscire ad azzerare il proprio impatto, con una maggiore incidenza della quota femminile, l’82% dei rispondenti e della Gen Z (tra i 18 e i 24 anni) con il 64% dei rispondenti.
Sorprendentemente, la disponibilità a investire in questo obiettivo oltre il 10% in più vede in prima linea la Gen X, tra i 40 e i 49 anni, con il 54% dei rispondenti, probabile espressione di una maggiore disponibilità economica o testimonianza che il tema ambientale sta piano piano diventando verticale, coinvolgendo tutte le generazioni.
Chi è N26
N26 sta costruendo la prima Mobile Bank globale che il mondo ama usare. Valentin Stalf e Maximilian Tayenthal hanno fondato N26 nel 2013 e hanno lanciato il primo prodotto della società all’inizio del 2015. Attualmente, N26 ha 7 milioni di clienti in 24 mercati. N26 ha un team di 1.500 persone di 80 nazionalità basate in tutto il mondo. La banca ha 10 uffici dislocati a Amsterdam, Berlino, Barcellona, Belgrado, Madrid, Milano, Parigi, Vienna, New York e San Paolo. Con una licenza bancaria europea completa, una tecnologia all’avanguardia e nessuna rete di filiali fisiche, N26 ha ridisegnato il settore dei servizi bancari per il 21° secolo ed è disponibile per Android, iOS e desktop. Con una valutazione che supera i US$9 miliardi, N26 ha raccolto quasi US$1.8 miliardi dai più importanti investitori del mondo, tra cui Third Point Ventures, Coatue Management LLC, Dragoneer Investment Group, Insight Venture Partners, GIC, Tencent, Allianz X, Valar Ventures di Peter Thiel, Horizons Ventures di Li Ka-Shing, Earlybird Ventures, Battery Ventures, oltre ai membri del management board di Zalando e Redalpine Ventures. Attualmente, N26 opera in Austria, Belgio, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Islanda, Italia, Lettonia, Liechtenstein, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia e Svizzera.